L'onicofagia è un disturbo che porta il soggetto a mangiare compulsivamente le proprie unghie e, nei casi più gravi, anche le cuticole e tutta la pelle del contorno ungueale.
Questa malsana abitudine di rosicchiare le estremità delle dita si manifesta soprattutto in periodi di nervosismo, noia e stress, e può rappresentare semplicemente un sintomo di ansia, ma anche di disagio profondo.
Si tratta di un'attività inconscia compiuta dal soggetto, il quale, per la maggior parte del tempo, non si rende conto di quando le mani sono portate alla bocca e i denti cominciano a rosicchiare le unghie. La maggior parte delle persone trova in questa abitudine l'unico modo per calmare se stessi. In ambito psichiatrico, questo disturbo viene classificato tra i disturbi del controllo degli impulsi o disturbi ossessivo compulsivi. Si tratta di patologie caratterizzate da pensieri, impulsi o immagini mentali percepite, da chi ne soffre, e da comportamenti ripetitivi o azioni mentali chiamate compulsioni che hanno lo scopo di alleviare (momentaneamente) il disagio provocato dai pensieri ossessivi.
Le cause principali sono:
• ansia e stress: l’onicofagia si manifesta soprattutto in periodi di forte stress emotivo o ansia, come strategia per ridurre la tensione. L’onicofagia solitamente si manifesta nei bambini come risposta alle aspettative eccessive cui sono sottoposti, come conseguenza del timore di perdere l’attenzione dei propri genitori o a causa di periodi di forte stress o tensioni in ambito familiare.
• autolesionismo: una risposta dell’individuo a una pulsione aggressiva che viene rivolta verso se stesso come strategia per incanalare la rabbia e le frustrazioni riversandole verso di sé piuttosto che all’esterno.
• emulazione: spesso i bambini imparano a mangiarsi le unghie semplicemente imitando i gesti delle persone di riferimento che gli sono accanto.
• noia: per chi soffre di onicofagia può essere estremamente difficile controllare lo stimolo a mangiarsi le unghie durante i momenti di inattività, per esempio davanti alla TV o sdraiati sul divano.
Conseguenze:
L'onicofagia può causare dolore, sanguinamento e arrossamento del letto ungueale, oltre a indurre il danneggiamento dei sigilli dell’unghia con la conseguenza di aprire la strada a possibili infezioni batteriche o virali come l’onicomicosi, la paronichia, il patereccio ecc.. La saliva riveste un ruolo cruciale in questo ambito, perché oltre a essere in grado di veicolare i batteri tra bocca e unghie, crea quell’ambiente umido-caldo costante sull’unghia e sulla pelle del contorno ungueale proprio perfetto per la diffusione batterica nei tessuti.
Questa cattiva abitudine fa sempre male all'organismo, perché, oltre a quanto detto prima, nei casi più gravi si possono manifestare anche problemi ad organi ed apparati non connessi alle sole unghie o dita della mano.
Per esempio, l'onicofagia è correlata ad alcune patologie dentali e dei tessuti parodontali. Mangiare le unghie può portare a lesioni gengivali, usura degli incisivi, diffusione di infezioni alla bocca e di carie.
Mangiarsi le unghie può avere anche conseguenze negative a carico dell’apparato digerente: l’ingestione ripetuta dei residui ungueali è infatti in grado di provocare disturbi di varia natura allo stomaco e all’intestino.
Infine, la persistenza negli anni del disturbo può portare a un danno permanente della matrice modificando la normale crescita delle unghie ma può comportare anche antiestetiche deformazioni delle dita.
Può l’Onicotecnica aiutare la sua clientela a risolvere il problema?
Certo che sì!!
In alcuni casi è possibile grazie a opportuni interventi estetici ridurre il vizio fino a farlo scomparire del tutto. Migliorando visivamente l’aspetto delle mani, infatti, il soggetto onicofagico sarà meno invogliato a rovinarle. Si tratta sicuramente di un processo lento e a volte complicato sia per l’onicotecnica che deve prendersi cura della sua cliente come se fosse quasi una paziente, che per la cliente stessa che deve fare un vero e proprio sforzo di volontà per riuscire a trattenere l’istinto al rosicchiamento.
Vediamo subito qui di seguito cinque suggerimenti efficaci per poter aiutare le nostre clienti a salvarsi dal brutto vizio di mangiarsi le unghie
1. Effettuare una manicure ad hoc almeno una volta a settimana per migliorare l’estetica dell’unghia e rimuovere pellicine indurite del contorno che porterebbero la cliente a torturare la zona ulteriormente e a mordicchiarla;
2. Applicare dello smalto amaro sulle unghie e consigliare la cliente all’acquisto, per un’applicazione casalinga. Tipicamente questo prodotto è acquistabile in farmacia o presso i rivenditori di prodotti per estetica professionale. Pur parlando prevalentemente al femminile i punti 1 e 2 sono validissimi per il trattamento maschile perché lo smalto rimane opaco e trasparente (quindi poco visibile) sull’unghia e ha una sgradevolissima sensazione che induce il soggetto a evitare di ripetere l’azione. Lo smalto e il suo sapore resistono anche con i frequenti lavaggi delle mani; tuttavia, è buon consiglio farlo riapplicare ogni 2 o 3 giorni per mantenere l’effetto sgradevole sempre molto accentuato.
3. Consigliare al/alla cliente di masticare un chewing gum o un bastoncino di liquirizia per tenere la bocca impegnata nel rosicchiamento costante di qualcosa di gustoso e non dannoso per la sua salute;
4. Si può consigliare anche di tenere le mani occupate manipolando qualcosa, come una pallina. Questa pratica funziona nel breve periodo, ma difficilmente risolve del tutto il problema perché il soggetto innanzitutto deve pensarci a prendere in mano la pallina (che oltretutto non sempre ha a portata di mano) e poi è noiosa come azione, perciò, non ha neanche lo stimolo a farla;
5. Ridurre lo stress e combattere l'ansia. Questo sembra banale e scontato, un po’ come quando la mia dottoressa al nostro primo consulto mi disse: ”sei grassa, devi dimagrire”, senza chiedermi i motivi del mio problema o senza darmi consigli per risolverlo. Ma in questo caso per l’ansia e lo stress, se non funzionano i due punti precedenti (3 e 4) noi, non essendo dottori, possiamo consigliare di andare dal medico per poter fare un’analisi un po' più approfondita del problema. A volte basta davvero poco per capire la causa e arrivare alla fonte per risolverlo.
Ecco il mio consiglio è sempre quello di lavorare per gradi con le clienti, soprattutto quelle che presentano situazioni problematiche sulle mani. Il nostro lavoro è quello di abbellire le unghie delle mani, e per farlo in maniera ottimale non è solo quello di lavorarci sopra e coprire “il problema” ma è soprattutto di risolvere il problema per sempre.
E’ importante ricordarci che NON SIAMO DOTTORI, perciò NON CURIAMO, possiamo MIGLIORARE ESTETICAMENTE, RIDURRE O RISOLVERE UNA PROBLEMATICA attraverso un’adeguata preparazione tecnica e pratica. E’ nostro DOVERE guidare la cliente alla cura del suo aspetto e della sua salute attraverso una CONSULENZA e indirizzarla eventualmente dal suo medico laddove ce ne fosse bisogno.
Nel percorso Online Salon Pro Expert approfondiremo tutti gli aspetti legati alle malattie e come affrontarle.
La formazione teorica e tecnica sono la base della nostra professione, perché non lavoriamo su materiali privi di vita ma lavoriamo sulla pelle delle nostre clienti.
Non fermarti mai continua ad aggiornarti, lavora consapevolmente.
A presto
Alice