Di cosa si tratta e perché è importante conoscerlo?
Il patereccio è un’infiammazione che colpisce le ultime falangi delle dita di mani o piedi. Può essere superficiale, sottocutaneo o profondo. In genere, l’infiammazione provoca dolore pulsante, calore, arrossamento e gonfiore su un lato del dito o centralmente ma sempre in corrispondenza del contorno ungueale. Talvolta, il processo può limitarsi al semplice gonfiore e arrossamento pulsante, ma può estendersi in forma più acuta con formazione di pus. Questo stato è caratteristico degli strati superficiali dei tessuti della pelle del contorno ungueale, quando però inizia a estendersi in profondità il rischio è che vada ad attaccare l’osso, l’articolazione o i tendini flessori e provocare danni ben più gravi come, appunto, l’infiammazione di questi ultimi con conseguente compromissione delle loro funzionalità.
Per fortuna questo accade di rado e l’infezione nell’arco di due o tre giorni guarisce spontaneamente.
Quali sono le cause scatenanti del patereccio?
Il patereccio viene provocato da microrganismi comuni come Stafilococchi e Streptococchi che riescono a penetrare attraverso piccole lesioni della punta delle dita o del letto ungueale e sono trasportati generalmente con la saliva.
Nel caso delle mani, mangiarsi le unghie, mordere o succhiare le dita, può quindi predisporre le persone a sviluppare l’infezione. Ma essa può essere provocata anche dal contatto prolungato e costante di acqua o dall’utilizzo eccessivo di detersivi e agenti chimici irritanti senza indossare le adeguate protezione (i guanti per esempio).
Nel caso dei piedi, invece, il patereccio può esordire anche per la presenza di un’unghia incarnita che con l’eccessiva pressione può tagliare la pelle e insieme al calore e alla sudorazione scatena l’infezione.
In entrambi i casi anche il lavoro dell’onicotecnica, durante il trattamento di manicure e pedicure, utilizzando gli strumenti non puliti o utilizzandoli impropriamente può dare il via all’infiammazione. Accade spesso infatti che la pelle del contorno ungueale venga danneggiata da un’eccessiva fresatura o dall’utilizzo maldestro di strumenti da taglio causando la fuoriuscita del sangue.
In seguito a questo avviene spesso la comparsa di una vescicola sierosa e purulenta che se non guarisce spontaneamente nell’arco di due o tre giorni va medicata con disinfettanti e apposite pomate antibiotiche.
Il giradito è assai frequente e spesso considerato cosa di poco conto, ma è importante invece prendere coscienza che a causa del patereccio possono verificarsi anche alterazioni delle unghie, le quali possono cambiare forma o colore, magari non in modo permanente ma per molto molto tempo.
Inoltre, in soggetti con sistemi immunitari debilitati che hanno subito operazioni importanti o che sono affetti da una malattia sistemica, come il diabete mellito si possono verificare anche casi cronici che possono portare l’infiammazione a estendersi su tutte le dita.
Ecco perché durante i trattamenti bisogna prestare particolare attenzione alla strumentazione che si utilizza e come la si utilizza.
N.B.: Il patereccio può esser contagioso nel caso in cui si venga a diretto contatto con il dito infetto senza le adeguate protezioni.
Se vuoi intraprendere questa attività non puoi permetterti di lavorare con superficialità, devi studiare bene l’anatomia dell’unghia e dei tessuti circostanti per capire come trattarla nel migliore dei modi. E frequentare corsi specifici che ti insegnino a utilizzare la strumentazione nel modo corretto. Puoi imparare a fare una dry-manicure corretta con il corso apposito che ho creato per te, sia nella versione online che in aula direttamente con me. Ti invito inoltre a consultare la guida che ho scritto nel blog per poter iniziare a farti un’idea più precisa.
Quattro forme di patereccio che devi conoscere:
· Patereccio subungueale
· Paronichia
· Giradito
· Patereccio erpetico.
Il patereccio subungueale è situato al di sotto dell’unghia, talvolta l’unghia non presenta particolari anomalie, ma si presenta dolorante e la zona al di sotto presenta gonfiore pulsante. Questo può derivare da danni accidentali alla struttura dell’unghia dovuti a traumi. In queste situazioni è possibile l’infiltrazione batterica attraverso microlesioni non riscontrabili a occhio nudo.
La paronichia è l’infiammazione di tipo superficiale e ben visibile, situata vicino a un’unghia, che tende a diffondersi verso i tessuti più profondi sottocutanei. E’ causato dalla penetrazione di germi che passano attraverso piccole lesioni dell’epidermide. Talvolta, queste lesioni possono essere prodotte dall’unghia stessa quando si tratta di unghia incarnita.
Parliamo di giradito quando l’infiammazione si estende circolarmente come un anello lungo tutto il contorno dell’unghia. Si sviluppa quando i sigilli dell’unghia vengono danneggiati a causa di manicure scorrette da parte di noi operatrici, oppure mordicchiando la pelle del contorno strappando quelle “fastidiose pellicine indurite vicino all’unghia”, ma anche il contatto prolungato e costante di prodotti chimici aggressivi come i detersivi può esser causa di infiammazione.
Il patereccio erpetico è la condizione più pericolosa tra tutte come contagiosità perché non è causato da comuni batteri ma da un virus: l’Herpes. Trattandosi di un virus si diffonde molto più velocemente rispetto a un batterio. Inoltre, non può esser debellato in alcun modo dal nostro organismo né spontaneamente né mediante l’uso di farmaci specifici; tuttavia, è possibile curarlo e tenerlo a bada. E’ bene sapere, perciò, che una volta che si è stati contagiati questo virus resterà sempre attivo nel corpo e scatenerà la sua infiammazione nei momenti in cui esso sarà debilitato.
E’ possibile trattare l’unghia?
Quando ci si trova di fronte ad una situazione anomala dell’unghia o del contorno ungueale, un gonfiore o del pus non è possibile trattare l’unghia.
La cliente dovrà essere rimandata di qualche giorno, perché l’infiammazione guarisca, ma se questo non dovesse accadere nell’arco di massimo una settimana allora è dovere dell’onicotecnica mandare la cliente dal proprio medico curante o da uno specialista (il dermatologo) per l’ispezione dell’area interessata. Il trattamento poi consisterà in un’adeguata terapia con antibiotici o antimicotici. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario far incidere e drenare l’eventuale raccolta di pus.
Tutto questo non dovrà esser svolto dall’operatrice ma dal medico specialista. L’onicotecnica potrà intervenire esteticamente solo dopo la guarigione della zona.
Il patereccio è una situazione che spesso, troppo spesso, viene preso sottogamba da chi sta iniziando a muovere i primi passi o da chi svolge questa professione da molto tempo in maniera superficiale.
Anche se decorare le unghie può esser considerato banalmente un hobby, è bene che sappiate che state lavorando a stretto contatto con la pelle che è il primo scudo da tutto ciò che è dannoso per noi; se la lesionate o se intervenite su parti lesionate e potenzialmente infette rischiate di peggiorare una situazione già critica di per sé o di diffondere batteri e virus anche ad altre persone.
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Buona formazione e a presto!
Alice